INCONTRO AL CIRCOLO PD DI NEW YORK

Il 15 marzo scorso ho incontrato a Manhattan i componenti del circolo del PD di New York a conclusione del congresso di circolo, che ha eletto il nuovo segretario, Andrea Mattiello, in sostituzione della dott.ssa Lucina Di Meco, trasferitasi per ragioni di lavoro a Vienna. A conclusione del congresso, in presenza di alcune decine di iscritti e simpatizzanti, tra i quali il già segretario Enrico Zanon, il Presidente della Federazione delle associazioni campane degli USA Nicola Trombetta e vari docenti universitari, si è svolta una tavola rotonda alla ho portato il mio contributo.

Nel corso del mio intervento, ho toccato diversi temi dell’attualità politica, a partire dalla forte evoluzione che sta caratterizzando l’attuale legislatura politico-parlamentare a seguito del forte impulso all’agenda delle riforme e agli interventi per la ripresa economico-sociale impresso dal Governo Renzi, nelle prime settimane della sua attività.

La legge elettorale, appena licenziata dalla Camera, continuerà ad essere al Senato oggetto di un teso confronto, soprattutto per gli aspetti riguardanti le quote di genere, l’eventuale introduzione delle preferenze e il delicato intreccio con la riforma del Senato, che continua ad essere un punto di estrema sensibilità. In questo quadro dinamico e tuttavia di grande complessità, si collocano i riferimenti alla rappresentanza degli italiani all’estero.

Per quanto riguarda il mantenimento degli eletti all’estero nell’unica Camera che dovrebbe votare la fiducia al Governo e approvare le leggi fondamentali dello Stato sembra prevalere il buon senso, mentre non altrettanto positive sembrano le prospettive riguardanti il Senato riformato, dove comunque il legame delle comunità con le Regioni dovrebbe essere assicurato. In questo contesto credo sia giusto aspettare l’esito delle riforme costituzionali prima di mettere mano alla riforma degli istituti di rappresentanza, quali i COMITES e il CGIE, che intanto vanno immediatamente ricostituiti passando per le elezioni troppo a lungo rinviate.

Nel corso del dibattito ho informato i presenti dell’emendamento da me presentato e accolto relativamente al coinvolgimento delle comunità italiane all’estero nelle politiche di internazionalizzazione del Sistema Italia e sull’iniziativa parlamentare per una completa copertura sanitaria per i figli nati all’estero di italiani che si trovino temporaneamente nel nostro Paese. Il dibattito con i presenti si è sviluppato attorno a numerose questioni, tra cui la cittadinanza, lo sviluppo dei programmi di promozione linguistica e culturale e, soprattutto, la chiusura dei consolati, con particolare riguardo a quella di Newark.