ACCORDI FISCALI CON COSTA RICA E REPUBBLICA DOMINICANA

UN PERCORSO COMPLESSO MA ATTUABILE

Accolgo con interesse, ma con la dovuta prudenza, l’impegno che i Ministeri delle Finanze, del Lavoro e degli Affari esteri, tramite il sottosegretario Mario Giro, hanno assicurato nella risposta all’interrogazione che Fabio Porta ed io avevamo recentemente presentato per sollecitare la stipula di convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni fiscali con i Paesi del centro e sud America dove vivono importanti collettività di emigrati italiani e dove operano migliaia di imprese italiane.  In particolare per quanto riguarda i Paesi facenti parte della Ripartizione che rappresento nel Parlamento italiano, e cioè la Costa Rica e Repubblica Dominicana, avevo sottolineato come l’assenza di convenzioni bilaterali non solo crea problemi di potestà impositiva e di doppia tassazione per le numerose collettività di emigrati, lavoratori e pensionati, che si spostano dall’America latina in Italia e viceversa, ma può compromettere e limitare anche l’avvio di attività economiche e finanziarie di imprese italiane e latino americane che rischiano un’applicazione incerta o penalizzante di norme che se invece fossero regolate da una convenzione eliminerebbero le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio dei rispettivi residenti e contrasterebbero l’elusione e l’evasione fiscale. Nell’interrogazione avevamo chiesto quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per venire incontro alle pressanti richieste delle collettività italiane residenti in Costa Rica e Repubblica Dominicana (Paesi ancora non convenzionati) e delle migliaia di imprese italiane interessate a svolgere un’attività economica in quei Paesi, che beneficerebbero, senza costi per l’erario italiano, dalla stipula delle convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni fiscali. Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha risposto che l’Italia sta assumendo una serie di iniziative per la stipula di accordi contro le doppie imposizioni fiscali con numerosi Paesi del centro e sud America. Con la Costa Rica è stato negoziato un accordo di informazioni in materia fiscale (cosiddetto TIEA) tecnicamente concluso nel 2011. Tuttavia la Costa Rica è tuttora soggetto allo scrutinio del Global Forum sulla trasparenza e lo scambio di informazioni in materia fiscale che una volta concluso consentirà l’avvio di trattative per un accordo fiscale più completo. Quanto alla repubblica Dominicana, l’esame in sede di Global Forum non è ancora iniziato ma il Governo nella sua risposta alla nostra interrogazione, anche se non indica se al momento siano in corso negoziati, riferisce che Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Perù ed Uruguay stanno attualmente seguendo un progetto alla Commissione Affari fiscali delle Nazioni Unite, finalizzato a rafforzare le competenze dei Ministeri delle Finanze e delle Autorità nazionali competenti in materia fiscale dei Paesi in via di sviluppo, al fine di metterli effettivamente in grado di negoziare, interpretare e gestire i Trattati sulle doppie imposizioni. Auspichiamo che le nostre pressioni possano rappresentare un piccolo ma importante contributo alla realizzazione delle politiche del Governo italiano in materia di convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali.