L’On. Francesca La Marca, dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio per il 2016, nel quale il Governo ha meritoriamente recuperato i 2,6 milioni di euro per i corsi di lingua e cultura, inaspettatamente mancati nella legge di Stabilità, è tornata sulla situazione dell’insegnamento della lingua e cultura italiane in Canada, che nell’Ontario e nel Québec è esposto al rischio di una preoccupante regressione per ragioni già richiamate in precedenti sue iniziative parlamentari.
La deputata ha tempestivamente presentato al riguardo, nella Commissione esteri della Camera, un’ulteriore interrogazione a risposta scritta, nella quale richiede interventi concreti e immediati sia per i 400 corsi integrati, esposti al rischio di taglio per ragioni finanziarie dal Provveditorato cattolico in Ontario che per la situazione venutasi a creare in Quebec a seguito dell’esclusione dai finanziamenti degli enti gestori esistenti, in particolare del PICAI che da oltre quarant’anni ha garantito il servizio a beneficio di quella comunità.
“Nella mia interrogazione – ha dichiarato La Marca – ho ricordato al Ministro che l’esperienza canadese in questo campo è stata di assoluta qualità, anche in forza delle politiche multiculturali perseguite dalle autorità locali, e ha aperto una strada innovativa e qualitativamente significativa anche per altre esperienze in diverse parti del mondo. Si deve fare tutto il possibile perché questa realtà, che fa onore all’Italia, non faccia pesanti passi indietro, che nell’attuale situazione della finanza pubblica risulterebbero irrecuperabili.
Questo impegno convinto e straordinario lo dobbiamo alle decine di migliaia di famiglie, che intendono conservare i loro legami con l’Italia, e agli stessi canadesi che vogliono avvicinarsi culturalmente al nostro Paese. Lo dobbiamo agli alunni per assicurare loro una formazione interculturale e multilinguistica, come i tempi richiedono. Lo dobbiamo al buon nome e al prestigio dell’Italia, che nella lingua e nella cultura ha un insostituibile strumento di accreditamento e di affermazione”.
Il testo dell’interrogazione a risposta in commissione
presentato da LA MARCA Francesca (Martedì 20 settembre 2016)
LA MARCA, GIANNI FARINA, FEDI, GARAVINI, PORTA e TACCONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
nel documento di assestamento all’attenzione della Camera compare il recupero di 2,6 milioni di euro a vantaggio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, da destinare al reintegro delle risorse per i corsi di lingua e cultura italiane all’estero, somme venute a mancare in conseguenza della rimodulazione della spesa richiesta dal Ministero dell’economia e delle finanze, allo stesso Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in sede dell’approvazione della legge stabilità 2016;
tale meritoria decisione consente di mantenere i livelli di investimento consolidati nel settore negli ultimi anni, anche se a seguito degli interventi migliorativi introdotti anche a livello parlamentare rispetto alle poste inizialmente previste;
l’atteggiamento di disponibilità del Governo risponde ad un’esigenza strategica ormai condivisa, quella di vedere nella «diplomazia culturale» un fattore di sempre più esteso accreditamento dell’Italia nel mondo e, di conseguenza, di considerare una precisa priorità della politica estera del Paese il soddisfacimento della domanda di formazione in italiano avanzata sia da un consistente numero di italodiscendenti che da un crescente numero di stranieri;
l’esperienza di promozione della lingua e cultura italiane in Canada è stata tra le più avanzate e innovative, sia per il sostegno del Governo italiano, sia per il concorso delle autorità canadesi impegnate in una politica di realizzazione del multiculturalismo, sia per la capacità che gli enti gestori dei corsi hanno dimostrato sul campo, in particolare nell’Ontario e nel Québec;
questo sistema, che è stato di riferimento per la costruzione di altre positive esperienze in diverse aree del mondo, è oggi seriamente minacciato ed è divenuto concreto il rischio di una sensibile regressione, che si prospetterebbe difficilmente recuperabile in futuro;
si fa riferimento all’orientamento dello York Catholic District School Board dell’Ontario di tagliare, per ragioni finanziarie, il programma riguardante l’International Language Extended Day Program, coinvolgendo 400 corsi di italiano integrati in 23 scuole e frequentati da circa 8.500 alunni, orientamento che diventerà operativo se entro il 20 dicembre del corrente anno non saranno individuate «soluzioni finanziare alternative» volte ad assicurare la operatività del programma nei limiti delle possibili coperture;
nello stesso tempo, in Québec, il PICAI, l’ente che da oltre quarant’anni ha assicurato l’offerta e la continuità dei corsi di lingua e cultura italiane, non riceve finanziamenti pubblici dallo Stato italiano da tre anni per il fatto di avere virtuosamente accantonato una riserva di fondi proveniente da diverse fonti di finanziamento;
tali fondi, comunque, sono stati utilizzati per dare continuità ai corsi pur in mancanza del sostegno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sono ormai esauriti;
entro la fine del 2016 tale ente si troverà di fronte all’alternativa di concludere l’anno scolastico e proseguire l’attività se sostenuto dai contributi ministeriali oppure di cessarla definitivamente; in tale eventualità per il Québec si aprirebbe un vuoto di promozione della lingua e cultura italiane altrimenti non recuperabile, anche per il fatto che un altro ente gestore a sua volta non ha avuto alcun sostegno finanziario dalle autorità italiane –:
se non ritenga di dover assumere nelle forme e nelle dimensioni possibili, un’immediata iniziativa affinché la paventata decisione di chiudere i corsi integrati in Ontario non sia assunta entro la fine del 2016 e il PICAI a Montreal sia messo nella condizione di concludere l’anno formativo e concorrere poi ai contributi previsti per l’anno finanziario 2017. (5-09511)