NEWSLETTER N. 25 – 11 NOVEMBRE 2016

SPECIALE : REFERENDUM COSTITUZIONALE 
ANCHE DALL’ESTERO UN Sì PER IL CAMBIAMENTO


Cambiare l’Italia? Finalmente Sì può. Al Referendum: basta un Sì, anche dall’estero

CARI AMICI,

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in questi giorni, nelle nostre case di cittadini italiani residenti all’estero, stanno arrivando i plichi contenenti la scheda per il referendum confermativo, con la quale potremo esprimere il nostro Sì o il nostro No alla riforma di alcuni articoli della seconda parte della Costituzione italiana.
Mi auguro che tutti i cittadini – che vivano in Italia o in qualsiasi altro paese del mondo – si formino un’opinione nel merito dei contenuti della riforma e partecipino a questa straordinaria prova di democrazia.
Una democrazia adulta è una democrazia dove i cittadini partecipano attivamente alla vita politica del proprio paese.

Il prossimo appuntamento referendario coinvolge tutti noi italiani; inciderà profondamente sulle nostre istituzioni e sulle generazioni future.

L’Italia dei prossimi decenni sarà come la faremo oggi! BASTA UN SÌ! BUON VOTO!

Francesca La Marca

REFERENDUM: COME VOTARE DALL’ESTERO

Gli italiani temporaneamente all’estero che hanno esercitato l’opzione di voto per corrispondenza e gli italiani iscritti all’Aire voteranno per corrispondenza.

Nel video, sottotitolato in inglese, sono illustrati i passaggi per votare correttamente e le date da rispettare.

Le principali scadenze da ricordare:

  • Il materiale elettorale arriverà per posta al tuo domicilio entro il 16 novembre.
  • Se entro il 20 novembre non dovessi ricevere il plico elettorale, potrai richiederne il duplicato al tuo consolato di riferimento.
  • Come stabilito dalla legge sul voto all’estero, le schede votate dovranno pervenire in Consolato il giovedì precedente la data di votazione in Italia, dunque in questo caso entro le ore 16.00 di giovedì 1° dicembre.

Voto per corrispondenza: il video, sottotitolato in inglese, per votare correttamente.



INTERVISTA RADIOFONICA  A CHIN RADIO CANADA
Francesca La Marca intervistata da Umberto Manca (4 novembre 2016)
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ascolta l’intervista >>


 Aggiornamenti sulla mia attività

novembre / OTTAWA: CELEBRAZIONE DELLE FORZE ARMATE ITALIANE 

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Mercoledì 2 novembre, ho partecipato, presso il “Canada Aviation and Space Museum” di Ottawa, alla celebrazione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, organizzata dall’Ambasciata italiana di Ottawa. Presenti, oltre all’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, il generale di Divisione aerea Luca Goretti, addetto per la difesa e per la cooperazione per la difesa presso l’Ambasciata di Washington, ambasciatori di diversi paesi, deputati italo-canadesi e canadesi, esponenti dell’arma dei Carabinieri e di altri ordini militari, consiglieri del COMITES di Ottawa, del Congresso italo-canadese, del circolo PD di Ottawa, del patronato ITAL UIL, della Dante Alighieri, e altri rappresentanti associativi.

Hanno preso la parola, nell’ordine, il generale Goretti e l’ambasciatore Cornado.

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Nel mio intervento, ho ricordato l’origine storica di questa celebrazione e ho sottolineato l’esigenza di riportarla al suo significato originario di ringraziamento per coloro che, soprattutto nella Grande Guerra, si sono sacrificati per completare l’Unità nazionale e portare l’Italia, da protagonista, nel concerto internazionale.

“Di questa ricorrenza  voglio sottolineare soprattutto il valore del messaggio di pace che porta con sé. La nostra Costituzione ripudia la guerra e afferma il valore della pace come base del progresso dei popoli e della cooperazione internazionale. La pace, tuttavia, va amata, preparata, difesa. Le Forze armate sono lo strumento più diretto ed efficace per tutelare la pace. Soprattutto in questo momento in cui, nelle aree a ridosso del Mediterraneo, agiscono forze destabilizzanti e movimenti intolleranti che tentano di esportare violenza e terrore, portando la minaccia nella nostra società civile e nei nostri luoghi di vita quotidiana. La nostra sicurezza, il nostro destino individuale e collettivo, il nostro desiderio di progresso è nelle mani delle Forze armate italiane e degli altri paesi democratici, come il Canada”.

Ho concluso manifestando sincera gratitudine a chi veglia sulla nostra sicurezza e sulla nostra libertà e ha dimostrato sempre lealtà verso la Repubblica e la democrazia italiane.