Il Ministro Fantino e il Ministro Oliver del Governo federale canadese hanno annunciato, per quanto di loro competenza, il raggiungimento di un accordo quadro con l’Italia per il reciproco riconoscimento delle patenti di guida tra i due Paesi. La notizia era nell’aria, come ho comunicato qualche giorno fa a seguito del colloquio con l’ambasciatore canadese a Roma, ed è il risultato di una lunga serie di contatti e sollecitazioni fatti sia nei confronti delle autorità federali e provinciali del Canada da parte dei nostri rappresentanti diplomatici che nei confronti del Governo italiano da parte mia con diversi e insistenti interventi.
Ricordo, infatti, che la mia prima interrogazione al Governo su questa questione risale a luglio del 2013, seguita da altre due il 9 marzo 2015 e il 16 marzo dello stesso anno; in più, ho avuto incontri diretti con i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che nell’occasione hanno ribadito il loro convinto impegno.
Esprimo, dunque, grande soddisfazione per questo primo risultato che spiana la strada agli accordi più strettamente operativi con i governi delle singole Province canadesi, titolari delle competenze in materia in base all’ordinamento locale.
È evidente il vantaggio che, una volta definiti e ratificati gli accordi, ne deriverà per il turismo, gli scambi culturali, le attività commerciali e, in generale, per la mobilità dei cittadini di entrambi i Paesi. Una buona notizia, in particolare per la nostra comunità in Canada, non solo per gli effetti pratici ma per il riconoscimento dell’importanza dei rapporti tra il Paese di residenza e quello di origine.
Per quanto mi riguarda, continuerò a sviluppare il mio costante impegno su questo tema da me sollevato nel Parlamento italiano finché non si arriverà alla ratifica dei documenti attuativi dell’accordo di principio finalmente raggiunto.