Basta un Sì, ovunque tu sia.
Ci auguriamo che tutti i cittadini – che vivano in Italia o in qualsiasi altro paese del mondo – si formino un’opinione nei contenuti della riforma e partecipino a questa straordinaria prova di democrazia.
Una democrazia adulta è una democrazia dove i cittadini partecipano attivamente alla vita politica del proprio paese. Il prossimo appuntamento referendario coinvolge tutti noi italiani; inciderà profondamente sulle nostre istituzioni e sulla generazioni future, sui nostri figli.
1. Sei iscritta/iscritto all’AIRE?
- SE VUOI VOTARE DALL’ESTERO devi solo assicurarti che il Consolato abbia il tuo indirizzo corretto per spedirti il plico elettorale. In questo caso, un paio di settimane prima del voto riceverai a casa tutto l’occorrente per votare per posta.
- SE INVECE VUOI VOTARE IN ITALIA devi comunicare la tua intenzione al tuo Consolato appena il referendum viene indetto (hai solo dieci giorni!). E’ sufficiente una domanda in carta libera, specificando:
– Nome e Cognome,
– Luogo e Data di nascita,
– Luogo di residenza,
– Comune italiano di iscrizione AIRE,
– Fotocopia documento di identità,
– Data e Firma. - La domanda può essere consegnata a mano (anche da persona diversa), oppure inviata per email, posta, fax al Consolato e vale per una sola votazione. Puoi trovare gli indirizzi email e postali dei consolati su: http://www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari
- IMPORTANTE: occorre compilare una domanda per ciascun elettore.
- IMPORTANTE: occorre indicare per quale referendum si chiede di votare in Italia.
- IMPORTANTE: da quando viene fissata la data del referendum si hanno solo dieci giorni per presentare la domanda.
2. Vivi all’estero ma non sei iscritta/iscritto all’AIRE?
- DA QUEST’ANNO ANCHE TU PUOI VOTARE DALL’ESTERO PER POSTA! La nuova disciplina elettorale ha stabilito che anche i cittadini temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, e chi vive con loro, possono votare dall’estero per posta. Tale disposizione è già in vigore per i referendum. Tutto ciò che devi fare è comunicare la tua intenzione al tuo Comune in Italia appena il referendum viene indetto (termine ultimo prorogato al 2 novembre), e un paio di settimane prima del voto riceverai a casa il plico elettorale, con tutto l’occorrente per votare per posta.
- ECCO COME FARE: basta una domanda in carta libera, “ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci”, specificando:
– Nome e Cognome,
– Luogo e Data di nascita,
– Luogo di residenza,
– Consolato competente,
– Indirizzo postale estero dove ti dovrà essere spedito il plico elettorale,
– Fotocopia documento di identità,
– Dichiarare di trovarsi all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, o di essere un familiare convivente di un elettore in tali condizioni,
– Data e Firma. - La domanda può essere consegnata a mano (anche da persona diversa), o inviata per email, posta, fax al Comune, e vale per una sola votazione. Indirizzi email e postali dei comuni italiani su:http://www.indicepa.gov.it
- IMPORTANTE: occorre compilare una domanda per ciascun elettore.
- IMPORTANTE: occorre indicare per quale referendum si chiede di votare all’estero.
- IMPORTANTE: da quando viene fissata la data del referendum si hanno solo dieci giorni per presentare la domanda.
Nell’ottica di garantire la più ampia partecipazione alla vita politica del Paese a tutti i cittadini italiani, il Ministero dell’Interno, in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, ha emanato una circolare con cui ha dato indicazione ai comuni di considerare valide le opzioni che perverranno entro il trentaduesimo giorno antecedente la votazione, ossia entro il 2 NOVEMBRE 2016, anziché l’8 ottobre.
Questa infografica illustra passo passo le istruzioni da seguire una volta ricevuto il plico elettorale:
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