Pace e libertà. Allora come oggi. Allora l’anelito dei popoli che uscivano da una guerra mondiale che aveva provocato decine di milioni di vittime ed enormi distruzioni. Oggi l’aspirazione degli innocenti che subiscono guerre fratricide, dei cittadini di paesi dominati da regimi autoritari, della gente comune diventata bersaglio di ideologie radicali e di azioni terroristiche, di persone colpite inermi nella loro quotidianità.

Pace e libertà, ma anche solidarietà e accoglienza per milioni di persone costrette ad abbandonare luoghi e affetti per sfuggire a guerre, persecuzioni e carestie. Per loro non muri e xenofobia, ma integrazione e crescita civile, le stesse strade che hanno consentito a noi migranti di diventare protagonisti nella vita sociale e culturale dei paesi che ci hanno accolto.

Una festa della Liberazione che riporti in primo piano i diritti delle persone: i diritti umani, alla sicurezza, alla cittadinanza.

Buona festa della libertà a tutti voi!

Francesca La Marca