Newsletter del 9 agosto 2018

Newsletter del 9 agosto 2018

– Con determinazione e ottimismo anche in questa difficile legislatura – 

Cari amici,

Dalla mia nuova elezione alla Camera dei Deputati nella 18° legislatura non ho certo fatto mancare ai miei elettori un’adeguata comunicazione sull’evoluzione della politica italiana e sulle iniziative e attività da me intraprese. Ma poiché l’informazione degli elettori è il sale di una scelta democratica, desidero ripristinare anche lo strumento della newsletter, che ha accompagnato e sostenuto il nostro rapporto già nella precedente legislatura.

Come cittadina all’estero, di fronte al Governo 5Stelle/Lega e alla maggioranza che lo sostiene, non posso nascondere serie preoccupazioni. La politica estera ci sta creando solo problemi con i nostri partner più affidabili, senza arrecarci vantaggi visibili. Delle politiche di internazionalizzazione non si fa parola nel patto di governo. I sentimenti di solidarietà di un paese legato a valori di pietà cristiana sono profondamente feriti dal respingimento in mare di migranti. I casi di attacchi razzisti si moltiplicano in modo preoccupante e rinnovano i dolori di quanti, da italiani, hanno dovuto subire quelle stesse offese all’estero.

Insomma, la ricetta sovranista e assistenzialistica che si cerca di somministrare al Paese rischia di rovinare la promettente convalescenza verso la quale l’Italia si era avviata. Ma continueremo a seguire le vicende italiane, come sempre, con onestà intellettuale e con lealtà verso gli elettori, qualunque sia la loro posizione politica.

Quello che conta veramente sono le cose concrete, i fatti e i risultati.

LA MIA ATTIVITÀ IN PARLAMENTO

Per questo, ho ripreso a pieno ritmo la mia attività parlamentare, presentando proposte di legge e atti collegati a temi di acuta sensibilità per tutti noi.

Così, ho ripresentato la mia proposta di legge per istituire la Giornata nazionale degli italiani nel mondo, che già nella scorsa legislatura aveva superato, praticamente all’unanimità, il vaglio della Camera.

Ho ripresentato, ancora, due proposte di legge sulla cittadinanza, l’una per farla riacquistare alle donne, e ai loro discendenti, che l’hanno perduta a seguito di matrimonio con uno straniero e l’altra per consentire di riacquistarla a chi è nato in Italia.

Allo stesso tempo, ho fatto un’interrogazione per accelerare e perfezionare l’allineamento degli elenchi degli elettori iscritti all’AIRE. Le polemiche sulla mancanza di sicurezza dei plichi elettorali non giova a nessuno, meno degli altri agli italiani all’estero, per questo va affrontata partendo dai primi passi del percorso. Prevenire è sempre meglio che curare.

Ho ridato centralità al tema dei servizi consolari ai nostri connazionali. Grazie anche alle mie sollecitazioni abbiamo oggi più contrattisti nei consolati del Nord e Centro America (1 a Miami, 1 a Città del Messico, 1 a San Francisco, 1 a Boston. E poi 2 contrattisti per gli Istituti di Cultura di Città del Messico e di New York), e una maggiore distribuzione ai consolati onorari delle macchine per la rilevazione e la trasmissione dei dati biometrici per i passaporti, sulla quale ho lavorato per anni, che evitano disagi ai connazionali e accorciano i tempi.

Ho ripreso poi e rilanciato il tema del reciproco riconoscimento tra Italia e Canada delle patenti di guida. L’accordo quadro tra i due Paesi, già firmato, può diventare operativo solo se ci saranno le intese con le singole Province canadesi.

Anche su questo avanti tutta: tanti italiani in Canada e altrettanti canadesi in Italia stanno aspettando da tempo. è ora, almeno su questo punto, di facilitargli la vita.

Un caro saluto.

Francesca La Marca


Attività parlamentare

HO CHIESTO UN INCONTRO ALLA MINISTRA DEL SUD PERCHÉ IL MEZZOGIORNO PUÒ CONTARE ANCHE SUI SUOI MILIONI DI EMIGRATI

I dati sulla situazione del Mezzogiorno che la SVIMEZ ha proposto nel suo annuale Rapporto inducono a fare ogni sforzo per frenare la grave emorragia demografica (in 16 anni se ne sono andati 1 milione e 900 mila residenti) e per fare in modo che la perdita dei giovani (-900 mila), molti dei quali laureati, possa essere realmente frenata.

Occorre, dunque, unire le forze per un impegno veramente straordinario, che riguarda non solo il Mezzogiorno ma il futuro dell’Italia. Tra le forze da mobilitare, tuttavia, di solito viene trascurato quel vero e proprio esercito di riserva del Mezzogiorno che sono i suoi milioni di emigrati. In una molteplicità di Paesi di insediamento essi sono diventati classe dirigente a livello politico, economico, professionale e culturale e aprire con loro una positiva interlocuzione potrebbe portare solo vantaggi al Mezzogiorno.

Per questo, ho scritto alla Ministra per il Sud Barbara Lezzi chiedendo un incontro per avere uno scambio di vedute sul modo come le nostre comunità all’estero possano partecipare a questo indispensabile sforzo di ripresa e di rilancio del Mezzogiorno.

A questa iniziativa mi portano non solo le mie radici meridionali, ma anche alcune esperienze parlamentari che ritengo utili. A partire dalla mozione sullo sviluppo del Mezzogiorno, approvata dalla Camera nella precedente legislatura, nella quale ho avuto modo di inserire alcuni passaggi riguardanti proprio il possibile apporto delle nostre comunità all’estero.

Il mio augurio è che su questo tipo di emergenze si generi una trasversalità positiva, che dia concretamente il senso di una comune responsabilità.


IL MIO IMPEGNO PER GLI ACCORDI SULLE PATENTI DI GUIDA CON IL CANADA: INTERVENTO SUI MINISTRI DEGLI ESTERI E DEI TRASPORTI

L’accordo tra Italia e Canada sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida, già firmato come accordo-quadro tra i due Paesi, deve trovare il suo seguito operativo a livello delle singole Province, titolari delle competenze in questa materia secondo le leggi canadesi. Il mio impegno, prima per l’accordo quadro ora per le intese con le singole Province, ad iniziare dal Québec, continua senza soste da alcuni anni.

I tempi degli accordi internazionali, tuttavia, sono lunghi, troppo lunghi per le attese degli interessati, sia cittadini italiani residenti e operanti in Canada sia canadesi presenti in Italia, che costantemente mi inviano sollecitazioni a tale riguardo.

Poiché le notizie da me reperite direttamente presso le autorità dei due Paesi forniscono un quadro contraddittorio, in particolare per la stipula dell’accordo con il Québec, che può facilitare quelli con le altre Province, ho inviato un’ulteriore sollecitazione scritta ai Ministri italiani Moavero Milanesi (Esteri) e Toninelli (Trasporti) e al Direttore delle politiche e degli affari internazionali del Ministero per le relazioni internazionali e la francofonia del Québec.

In esse, chiedo che sia messo termine al rimbalzo di responsabilità e che si faccio l’ultimo e decisivo passo per la firma dell’intesa con il Québec, che comunque non dovrebbe essere ormai lontana.

Il mio impegno, oltre a operare costantemente per un positivo e atteso risultato, sarà quello di continuare a informare gli interessati e la pubblica opinione.


LA MIA PROPOSTA DI LEGGE PER IL SOSTEGNO DELLO SPORT ITALIANO NEL MONDO

Non ci vuole un grande sforzo per vedere nello sport uno dei fenomeni di maggiore sensibilità sociale e un fattore di formazione civile, soprattutto per i giovani, che dalle attività sportive ricevono un impulso per guardare oltre le barriere di qualsiasi natura. Il valore relazionale dello sport ha un risvolto ancora più significativo per un Paese come l’Italia, che può vantare una forte presenza di cittadini all’estero, in sensibile accrescimento negli ultimi anni.

Per questo ho presentato alla Camera, in parallelo con la collega Laura Garavini al Senato, una proposta di legge per il sostegno dello sport italiano nel mondo e per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, sottoscritta anche da altri colleghi.

Con questa proposta di legge si favoriscono la circolazione a livello internazionale delle informazioni sulle attività sportive e sugli eventi di maggiore rilievo, l’inserimento negli accordi bilaterali di forme di cooperazione nel settore sportivo, la conoscenza dello sport italiano nel mondo e delle sue diverse discipline, il sostegno e il coordinamento, anche con il coinvolgimento dei comitati degli italiani residenti all’estero (COMITES) e del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE), delle iniziative sportive promosse dai comuni e dalle Regioni, un’adeguata assistenza alle squadre sportive italiane impegnate all’estero e diverse altre cose. Tutto questo in collaborazione con il CONI e con le Regioni. Una particolare attenzione è rivolta agli scambi sportivi studenteschi in occasione di giochi dedicati alla gioventù.

Per la valutazione dei progetti avanzati e per la gestione delle risorse viene istituito presso la Presidenza del Consiglio una Commissione per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, nella quale sono presenti rappresentanti del Dipartimento, del MAECI, del MIUR, del CONI, delle Regioni, della RAI e del CGIE.

Mi auguro vivamente che questa e altre proposte che ho già depositato siano considerate solo per il loro contenuto e per la loro valenza sociale, al di fuori di qualsiasi pregiudiziale partitica e nell’esclusivo interesse delle nostre comunità all’estero.


Incontri

Con S.E. Juan José Guerra Abud e Alfonso de Alba, Responsabile Affari politici e Diritti umani

RIPRESI I CONTATTI CON LE RAPPRESENTANZA DIPLOMATICHE DELLA RIPARTIZIONE. A ROMA L’INCONTRO CON L’AMBASCIATORE DEL MESSICO, JUAN JOSE GUERRA ABUD

Con la ripresa dell’attività di questa legislatura ho ripreso i miei contatti con le rappresentanze diplomatiche dei paesi della ripartizione in cui sono stata eletta. Per questo, ho incontrato presso l’Ambasciata del Messico a Roma, S.E. Juan José Guerra Abud e Alfonso de Alba, Responsabile Affari politici e Diritti umani.

L’incontro con l’Ambasciatore del Messico è stato particolarmente interessante perché mi ha offerto l’opportunità di avere uno scambio di vedute su questioni di interesse generale: dalle prospettive dell’Accordo NAFTA alle recenti elezioni politiche in Messico e, in particolare, allo stato delle relazioni tra Italia e Messico

I rapporti tra i nostri Paesi hanno conosciuto negli ultimi anni un’evoluzione positiva e di buone prospettive per il futuro. L’Ambasciatore ha voluto soffermarsi sugli ottimi risultati raggiunti sugli interscambi economici, scientifici, culturali, come pure sugli investimenti.

Per quanto mi riguarda, ho sottolineato che gli italiani residenti in Messico costituiscono una comunità viva e attiva che ha visto, negli ultimi anni, l’arrivo di un certo numero di “nuovi emigrati”, prevalentemente giovani professionisti ed imprenditori. Si tratta di una comunità con caratteristiche diverse da zona a zona, ma che, in ogni caso, ha potuto rinsaldare i rapporti con il Paese di origine proprio grazie alla crescita dei rapporti positivi tra i due Paesi.

Nello stesso tempo, è cresciuta la richiesta di risposte concrete ai bisogni di maggiore tutela e promozione. Si tratta di richieste che scaturiscono da necessità reali, alle quali la politica, sia italiana che messicana, deve sapere corrispondere. In quest’ottica, ho ribadito il mio impegno a lavorare, nei limiti delle mie competenze istituzionali, per ottimizzare gli strumenti già in vigore e ricercare nuove possibilità di intervento e di azione.


PER APPROFONDIRE IL LAVORO DEI DEPUTATI DEL PARTITO DEMOCRATICO
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